Quando pensiamo che la fantascienza sia frutto di pura fantasia ci scordiamo di quanto sia assurda la realtà ed ad ulteriore dimostrazione di questa affermazione ci troviamo a parlare dell’ultimo progetto di Microsoft.
Infatti, come riporta The Independent, Microsoft ha ottenuto un brevetto su alcune tecnologie che consentirebbero all’azienda di utilizzare l’impronta online delle persone (o anche di persone fittizie), alla ricerca di cose come “immagini, dati vocali, post sui social media [e] messaggi elettronici” e successivamente creare un chatbot con questi dati. Ci sono anche disposizioni per consentire alle persone di addestrare un bot fatto da loro stessi.
La tecnologia brevettata sarebbe in grado di creare il bot da una “entità passata o presente”, il che darebbe ipoteticamente la possibilità di creare un chatbot di un defunto caro, ricostruendo la sua capacità di interagire con noi tramite la sua impronta online.
Fantascienza? Macabra idea? Ma soprattutto chi ne vorrebbe usufruire?